STRANGLEHOLD AL MILANO FILM FESTIVAL



Di tempo ne è passato un po', ma per tanti motivi ancora non avevo potuto buttar giù due righe su quello che è stato il parto più difficile fino a questo momento per Leader, Pulsar e Midway (in attesa di Unreal Tournament).
Stranglehold infatti ci ha tolto veramente un mese di vita, ma alla fine dei giochi tutto è andato nel migliore dei modi, il prodotto sta vendendo bene, la copertura e le copertine sono arrivate in quantità industriale e tutti sono (e sono stati) felici e contenti. Per il lancio, tra le altre cose, Stranglehold è stato main sponsor del Milano Film Festival, con un padiglione interamente dedicato, un'area ad hoc per le prove e tanti graditi ospiti che ci hanno tenuto compagnia dal 14 al 18 settembre. Nel fine settimana inaugurale del festival, abbiamo organizzato due conferenze molto interessanti, coinvolgendo proprio i nostri amici di Midway, arrivati dagli USA solo per noi. Al mattino è stato il turno di Lori Tilkin, braccio destro di John Woo, vice presidente di Tiger Hill e consulente per Lion Rock. Una donna incredibilmente simpatica, tipicamente californiana e terribilmente brava nel suo lavoro, tanto da indurre i tanti giornalisti intervenuti a domandare come mai avevo visto fare dalla stampa nostrana in eventi del genere. Focus del meeting, le varie commistioni tra il cinema e il videogioco, le idee dello stesso Woo e tutto ciò che c'è stato dietro lo sviluppo di Stranglehold. Nel pomeriggio, secondo incontro con Neil Glancy, responsabile del team di sviluppo a Chicago e papà del gioco nel vero senso della parola. Un summit più indirizzato alla specializzata, che ha visto comunque una massiccia presenza di pubblico e tanto interesse nel vedere, di fatto, come nasce e cresce un software al quale hanno lavorato, circa 160 persone, tenendo conto dei picchi più impegnativi del progetto.


Alla sera poi, tanti DJ internazionali arruolati, di cui non ricordo i nomi onestamente, che hanno trasformato la sala in una discoteca, nel casino di una festa che ha fatto comunque dei numeri molto molto interessanti. Tirando le somme, oltre 50 sono i giornalisti che ci hanno fatto visita, 5000 le persone transitate per la Stranglehold Room, totem sempre pieni di gente...considerando poi solo il sabato e la domenica! Il meglio come sempre, esce fuori a cena in ogni caso, e star fuori con persone come queste, ti fa capire sempre un po' di più com'è che funziona un business e una industry in cui, di fatto, non si smette mai di imparare. Sarebbe bello poter sharare alcune delle cose di cui si discute ogni volta, ma decisamente non è ancora il momento. Anche questo, in fondo, fa parte del business stesso Ah, nella foto in alto, la nostra tavolata: da sinistra (l'occhio che scruta) Fabrizio Vagliasindi, Neil Glancy (coperto dalla bottiglia), Livio Cantagallo (il PR di Black Bean che lavora con me), Adam De Felice (marito di Lori), Lori Tilkin, Nadia Thevenot (la mia collega, PR francese di Midway) e (segato pure lui) Mario Vacca (Product Manager di Stranglehold).

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