TOM'S HARDWARE E IL GHEIM DESAIN: UN PICCOLO UPDATE PER IL PONTE
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Alberto Belli
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Le puntate precedenti le trovate qui, qui e qui. Sono stato contattato dai vertici del portale venerdì e ci siamo spiegati un po' con la massima tranquillità affrontando la questione direttamente. Nei prossimi giorni, pare, il nostro esperto di game design dovrebbe postare finalmente il suo dettagliato curriculum. Nel mentre però, sul forum incriminato, sono spariti un altro paio di post in cui si domandava, per l'appunto, la lista di progetti commercializzati su cui avrebbe lavorato durante il lungo periodo di formazione top secret da game designer. In compenso sono poppati altri incredibili thread legati al marketing e alla distribuzione messi giù in termini per cui, alla terza riga, con una poderosa bestemmia, ho ucciso una coppia di fatine.
Oltretutto è comparsa una singolare firma ai piedi dell'account del nostro eroe che riporta un lolloso "a little bit about me" seguito da un paio di info inutili tipo "#ciaosonoceo, Executive Teacher del mio corso e Publisher di un portale che non si può linkare". Una roba geniale che a me personalmente riporta alla mente prese per il culo epiche, glissate di altri tempi e personaggi mitologici della scena che quando gli dici che non contano un cazzo nel mondo gaming ti rispondono che hanno fatto il sito di Kakkaweb e la brochure di Sokaphone e quindi sono pheeghi. Cosa c'azzeccheranno Kakkaweb e Sokaphone con i videogiochi, un giorno lo capirò anche io. Mi auguro che non sia questo il risultato dell'azione da parte dei gestori del network e confido (per pochi giorni ancora) nelle rassicuranti parole dell'editore.
Per comprendere ulteriormente ciò di cui stiamo parlando, comunque, mi è stato inviato dall'amico Vincenzo anche un bel link di un anno e passa fa uscito su IndieVault. In questo topic di presentazione, #ciaosonoceo domandava forza lavoro gratis "che poi oh, arriva il publisher e paga quindi se non capite 'sta cosa evidentemente di videogiochi non capite niente". Ecco, puntualizziamo: chi scrive una cosa del genere non ha evidentemente idea di come lavora un publisher, non ne ha mai incontrato uno e probabilmente non ne incontrerà mai. Figuriamoci firmare un contratto, che poi è una cosa che messa giù così, non vuol dire una mazza in assoluto. Di certo c'è che non si lavora gratis e che se si va in giro a presentare un'azienda (o presunta tale), dicendo di avere 20 persone al lavoro, occorrerebbe specificare anche che non vengono pagate.
Il fatto che il topic sia datato Natale 2010 dovrebbe dirla lunga, anche perchè si parlava di un deal in chiusura con un non precisato partner ma non mi pare che RAIJU abbia fatto uscire qualcosa. Simpatico notare come si fosse in cerca di dev pratici con UDK, tool poi sconsigliato su Tom's Hardware a chi domandava se valesse la pena usarlo. In questi termini: "scordati di utilizzare UDK per qualsivoglia progetto, a meno che tu non disponga di almeno 50 persone, un budget elevatissimo, 2-3 anni di tempo e capacità tecniche di livello alto. Basta che controlli che giochi sono stati sviluppati con questo motore per renderti conto di quanto ho appena scritto". A proposito di esperienza, no? Idee chiare e GG.
Anche qui in ogni caso, meenchiate come se piovesse: per utilizzare UDK come per tutto il resto, serve semplicemente un progetto e la necessaria abilità per portare a termini i task. E UDK, a livello di licenze, non necessita di nessun budget reale perchè si paga solo una volta deliverato (PC only). Quello che dice lui è Unreal Engine, che è un'altra roba, che a certe condizioni, almeno per prototipare, è comunque spesso dato via da Epic senza problemi (con sorgenti vari tipo Bulletstorm o Shadow Complex). Di certo l'Unreal non viene dato in mano a gruppi di ragazzini che lavorano da casa, amatori o a una società di 20 persone non pagate, intestata a chi non può neppure dire dove ha lavorato nei 10 anni precedenti.
Diamo a ciò che è amatoriale, la dimensione amatoriale che merita. Il punto è proprio il veder trasformare castronerie, approssimazione, superficialità e ignoranza data dall'inesperienza, in qualcosa di totalmente opposto, con il dilettante nella posizione di guru che invece di farsi chiarire i dubbi da qualcuno più esperto, si trova pure a spiegare cose al pubblico. Insomma, quelle poche cogitazioni sul fatto che fosse o meno il caso di tirar fuori questa situazione, sono sparite con tutte le remore, di fronte all'ennesima serie di italianate che ci contraddistinguono in ogni angolo del cosmo.
Pare inoltre che il passato da game designer in una nota software house giapponese che non si può dire (Nintendo), sia in realtà un passato da tester (!). Che non è esattamente la stessa cosa via...e che non da nessun tipo di competenza diretta (anche se fare il tester è un buon modo di capire alcuni passaggi e alcune meccaniche del game design. Sicuramente con il marketing e la distribuzione c'entra una sega). Divertente anche qui sentir parlare di NDA firmati per cui il nome dell'azienda di cui sopra sarebbe stato secretato: gli NDA, sempre per precisione, sono relativi al massimo ai progetti e non alle aziende. E sono relativi a progetti in progress, non di certo a progetti finalizzati e commercializzati (da tempo).
Vediamo che altro esce fuori nei prossimi giorni. Fate i bravi al mare, nel mentre.
Aloha!
L'uomo che non dorme mai
ReplyDelete"a little is better then none" ma che è inglese? no ma scherziamo?
ReplyDeletePoi bella forza il "little":
Executive teacher e il museo WOW
Too good -.-
Io riporto dati, vediamo come la porta avanti Tom's
ReplyDeleteAbbiamo chiacchierato amabilmente della situazione e loro sono i primi a voler fare chiarezza quindi una soluzione la tireranno fuori di certo. Intanto, aggiorno.
Certo a me pare come quando beccano il bimbo con le mani sporche di cioccolata ad oggi. Vediamo.
20 dipendenti non pagati è geniale. Una ONLUS!
ReplyDeleteIl mio nuovo topic preferito è quando dice che è amicone di American McGee (che personalmente come designer a me fa cagare e che NON faceva il Game Designer in ID ma solo il level) e soprattutto...
ReplyDeleteIan Livingstone
Cioè, io che lo portavo in aereoporto 10 volte l'anno quando stavo in Leader e me lo portavo in giro per laghi o a cena posso affermare che NON SONO UN SUO AMICO e che NON MI CAGAVA DI STRISCIO. Eppure di chiacchiere ne abbiamo fatte.
Lui dopo 14 minuti di conversazione, confidente.
RosiKO! :D
A me McGee è piaciuto molto nel primo Alice.
ReplyDeleteIn ogni caso è che oramai basta parlare con qualcuno 2 volte e lo si considera grande amico. Han pensato io e te fossimo compagnoni perchè scrivo sul blog :-/
Comunque boh, io a qualche giochino che deve uscire ho lavorato ma prima di considerarmi GD credo che ne farò passare di anni
Non è un problema neanche quello ma forse mi sono spiegato male: se fai il game design di un prodottino E LO SPIEGHI dandogli la giusta dimensione non c'è ALCUN problema
ReplyDeleteIl problema è fare un flash game e pensare di poter parlare di console e tripla A
Se avesse detto: vengo da qui, ho fatto questo, vi insegno questo non ci sarebbe stato problema.
Magari il design l'ha pure fatto di qualcosa ma per come viene utilizzato nel contesto il termine è completamente FUORVIANTE
Eh ma se lui facesse così, che senso avrebbe anche solo parlarne? Di gente che può parlare di sviluppo/design in piccolo ce n'è a palate.
ReplyDeleteIn ogni caso, io non riesco a levarmi dalla testa una cosa:ma se non sa manco scrivere "poco è meglio di niente" come faceva il tester in Giappone? Forse conosce meglio il Giappo dell'inglese? meh
Quantomeno ci sarebbe scelta. Questo è il mio CV se ti interessa sapere cosa ne penso io in base alla mia esperienza, GG.
ReplyDeleteMa almeno, dati alla mano, ti fai un'idea di cosa può dire o non dire, per esempio :)
Mi era arrivata una sua richiesta su LinkedIn, che al tempo avevo accettato, cosi come è arrivata a molte persone che conosco: un modo per pubblicizzare il suo corso?!? Comunque l'ho già cilindrato... :)
ReplyDeleteStessa cosa. All'inizio non facendo molto caso avevo accettato. Dopo aver visto il primo articolo sapevo di aver già sentito il nome...ho controllato e provveduto ad eliminare :D
ReplyDeleteBTW, ieri sera è arrivato sul gruppo e abbiamo interloquito. 8 post di nulla atomico e alla fine ha detto di aver fatto il design di Metroid Prime. Poi è sparito quando gli ho letto i credits dal manuale e non figurava.
ReplyDeleteSul gruppo?Che gruppo?
ReplyDeleteDevelop Gamez (gran nome -_-)
ReplyDeleteFacebook ovviamente. Ma e' chiuso credo
ReplyDeleteUn copia incolla dei post non si può avere? Io Fb l'ho abbandonato :D
ReplyDeleteio non ho mai trovato disdicevole l'errore, tutti ne possono fare e basta ammetterlo, ma trovo altamente scorretto secretarlo. Bravo Alberto
ReplyDeletead onor del vero: TH mi ha contattato. Stanno facendo le opportune verifiche e costringeranno costui a postare CV e giochi a cui ha lavorato nei prossimi giorni. Un update a breve sul blog :D
ReplyDeletevabè Alberto, sei bravissimo, al solito.
ReplyDeleteCostui ha mandato pure un CV alla nostra societa' il Dixidiasoft, pero' diceva che non poteva dire a che giochi ha lavorato e alle societa' a cui ha partecipato, non ho capito perche'.. aspetto fiducioso
ReplyDeleteIl costui, nel comunicato stampa che era stato diffuso prina del uorksciop, aveva presentato la sua azienda come "la prima software house italiana a occuparsi di videogiochi"... Un genio!!!!
ReplyDeleteSi e' proposto come un developer con esperienza di 12 anni, che ha lavorato in una storica societa' gapponese il cui nome non puo' essere rivelato, mi ha citato il lavoro alla TH e l'intervista dalla SUA testata.
ReplyDeleteVoleva farci da publisher con il suo network e aiutarci col game design
Riccardo in realtà dichiarazioni esagerate o poco veritiere sono spesso un boomerang e la cosa non mi fa né caldo né freddo, semmai resto perplesso quando leggo dichiarazioni strampalate dei big... Un profilo un po' più contenuto sarebbe risultato più idoneo ma ho assistito a ben altre situazioni, sempre italiane, estremamente più gravi. Personalmente, se dovessi sputtanare qualcuno non me la prenderei con chi si affaccia da poco nel settore che vuoi per esperienza o per entusiasmo non di rado 'spara', mi concentrerei piuttosto su altri e ben più foschi personaggi. Ciò detto mi auguro che Roberto Ritondo risponda magari comprendendo prima i motivi per cui è stato bersagliato...
ReplyDeleteRic, io non me la prendo con nessuno, e infatti ho invitato il diretto interessato a chiarire. Però posso dirti una cosa: in Italia succede che "lasciando passare", cioè lasciando che certa gente costruisca c.v. inesistenti, arriva a un punto nel quale si crea addirittura una reputazione e nessuno ha più il coraggio di questionarla. Ci sono diversi casi in questo settore e ce ne sono a decine in altri. Si dice "lascia che spari le solite cavolate" e poi te li ritrovi in TV a spacciarsi da manager. E a quel punto si rischia di ritrovarseli a fare da consulenti al governo per legiferare su un settore che non conoscono. Per questo è bene fermare subito certi comportamenti. Spero di aver chiarito il punto. Questo in senso generale, poi nella fattispecie sono convinto che se il diretto interessato chiarirà la cosa nessuno avrà di che ridire.
ReplyDeleteCiao Riccardo, ormai e' qualche annetto che ci conosciamo e qualcosa di carino insieme lo abbiamo pure combinato. Sai che sono uno che non ci gira mai intorno ma la cosa, spesso e' stata usata ad arte per spostare il focus di alcuni discorsi talvolta scomodi. Ora l'ho specificato anche qui ma pare che il messaggio non sia passato una volta ancora: a me del Carmack de noartri fottesega. Non e' una guerra e prima che 30 persone (TRENTA) mi chiamassero per segnalare la questione TH non sapevo nemmeno di chi si parlasse. Sarà perché molti mi associano ancora a vecchie questioni, sarà che ogni tanto mi piace ancora fare il giornalista giusto per spolverare un filo il tesserino, ho semplicemente RIPORTATO dei dati. "Sputtanare" e' proprio un'altra roba e non e' questo il caso. Poi, a monte, credo che non esistano le cazzate "piu' grandi e piu' piccole". Ci sono le cazzate e basta e come tali vanno trattate e riportate nel caso
ReplyDeleteda qualche settimana sto collaborando con Tom's Hardware relativamente all'argomento game design, che è ciò che sto portando avanti anche con il Museo WOW di Milano. Ho scritto un articolo ed avviato qualche discussione sul forum, penso costruttiva, per spiegare a persone più giovani di me come si può sviluppare un gioco al giorno d'oggi grazie agli strumenti a disposizione di tutti e partendo da un'idea, fornendo qualche utile consiglio per quello che è stata la mia esperienza in passato e recente con RAIJU. Tutti possono verificare. Si ragionava sullo sviluppo corretto dell'idea, non su dinamiche di programmazione di alcun tipo visto che non abbiamo ancora approfondito certi temi né era la sede (c'è un'apposita sezione di programmazione). Purtroppo vi è stata una situazione molto spiacevole, che non mi era mai capitata in oltre sei anni di collaborazioni editoriali con altri siti (Spaziogames, Jacktech, etc.). Una serie di eventi che, a seguito anche dell'immediata moderazione del forum potrebbero aver portato qualcuno ad offendersi, con tutta una serie di accuse, insulti gratuiti nei miei confronti e diffamazioni senza che io abbia mai avuto un ruolo diretto né nella moderazione né di altro tipo. Qualcuno è andato molto sopra le righe, esordendo quasi "bestemmiando" sul forum e non mi sembra un modo corretto, civile e maturo di proporsi sinceramente, visto che stavamo parlando di game design e non di politica. Fossi stato contattato personalmente e mi fossero state poste domande dirette avrei risposto, fermo restando che non sono tenuto a raccontare alcune esperienze quando magari ho anche qualche NDA di mezzo ancora in corso. Se poi seguire dal marzo 2009 come sviluppatore e game designer una società indie vuol dire essere automaticamente un incompetente, non saper scrivere un articolo o non poterne discutere su un forum "spiegando" qualcosa a chi pone delle domande tanto vale che nessuno qui parli di videogiochi. Ci sono rimasto molto male, tanto che ho rimesso il mio mandato a Tom's Hardware. Mai successa una cosa del genere in tanti anni.
ReplyDeleteFermo restando che vale tutto ciò che ho scritto prima e che mi sto 'sforzando' per non rispondere come userei fare (mi do 3 post), ci terrei a sottolineare come per l'ennesima volta si finisce per spostare il focus dicendo STRONZATE. Nessuno ha insultato nessuno, diffamato, etc. Tantomeno nessuno si e' offeso (perché dovrei? LoL). La domanda (cancellata, non moderata) e' la stessa: tu che insegni game design ai giovani, su che giochi hai lavorato? Perché dopo 50 righe di chiarimenti non si e' nuovamente capita una mazza. E il discorso 'parlare di videogiochi' e' ESATTAMENTE e AUTOMATICAMENTE legato all'esperienza diretta, non ad avere una SAS che chiede lavoro gratis sui forum. Quindi, fino a prova contraria, tu, per me, non puoi parlare di videogiochi a nessuno. Tantomeno nei termini posti su TH. Tutto qui
ReplyDeleteAh relativamente alle discussioni avviate: non sono costruttive. Sono fuorvianti, si danno informazioni sbagliate e si fa un pessimo servizio. Ci sei rimasto male? Hai rimesso il mandato? Ma semplicemente dimostrare che io sto dicendo stronzate, postando un bel CV con 20 giochi deliverati da game designer e smerdarmi di conseguenza, non sarebbe piu' semplice? Tornerei a casa a testa bassa e pace no? No. Ecco. Appunto
ReplyDeleteAlberto sì ci conosciamo abbastanza e pure io ho buoni ricordi; ho letto sul tuo gruppo e comprendo perfettamente ciò che intendi, ugualmente ho come l'impressione che un po' di sputtanamento ci sia stato, ma non sono l'avvocato di Raiju per cui ho lasciato a lui la replica. Sul tema cazzate grandi o piccole invece non concordo, ma è il mio personale punto di vista, una mia (eventuale) incazzatura è sempre proporzionale al danno derivato. Se mi fregano il parcheggio non accoppo nessuno, se mi violentano una figlia sicuro non vado dai Carabinieri...
ReplyDeleteIl commento sul forum di Tom's non l'ho cancellato io e mi dispiace che sia successo, ma i toni erano alti e non giustificati. Potrei sapere che cosa, nell'unico articolo che ho scritto o nel forum era così tanto sbagliato per cortesia?
ReplyDeleteNon ci capiamo: tralasciando il fatto che il 95% delle cose che ho letto sono sbagliate (e non dico "sbagliate per me" ma "sbagliate" e basta) il punto continua ad essere un altro. E' facile facile ma non c'è verso.
ReplyDeleteAmmetto che con RAIJU non abbiamo ancora pubblicato niente, mai detto il contrario, altre cose che ho letto mi sono sembrate poco attinenti alla realtà, ma ripeto che a me piacerebbe parlare di sviluppo, videogiochi e progetti, non di altro. Ho scritto stasera a Tom's che credo sia il caso di interrompere la collaborazione fino a che RAIJU non avrà qualcosa da far vedere e pubblicato, non perchè io mi ritenga incompetente, non abbia esperienza o abbia qualcosa da nascondere, ma per correttezza. Fermo restando che non mi pare di aver scritto qualcosa di farlocco sul forum e non mi sono mai definito un messia.
ReplyDeleteRoberto, intendiamoci, perchè forse sono io che scrivo male. Quindi cercherò di essere il più chiaro possibile: il problema non è RAIJU che non ha pubblicato niente. Il problema è che, LEGGO DA TOM'S: "Roberto gode di una decennale esperienza nell'ambito videoludico (Console e PC), ha seguito una formazione completa come Game Designer...". E quindi, in virtù di questa esperienza INSEGNA, RISPONDE A DOMANDE, PARLA CON I GIOVANI. La mia semplice domanda, è: questa esperienza IN GIOCHI/AZIENDE come si traduce? Dove hai lavorato, su che prodotti? Fine. Dimmi i prodotti su cui hai lavorato come game designer o quelli che ti hanno fruttato questa esperienza a 360 sulla pipeline (sviluppo, distribuzione, marketing etc.) e io, a capo chino, chiedo scusa e mi levo dai maroni. Altrimenti la considerazione è quella di prima: non c'è esperienza, quindi non c'è da insegnare niente a nessuno, tantomeno a persone che poi potrebbero essere fuorviate o raccogliere info COMPLETAMENTE toppate. Ci siamo ora?
ReplyDeleteAlberto, i toni della presentazione nell'articolo non li ho decisi io come puoi immaginare, in quanto ogni scritto viene poi corretto e modificato anche per motivi editoriali ed appeal. Su PC non ho mai lavorato in vita mia. Non ho mai avuto esperienza diretta in ambito distribuzione e non sono un programmatore in senso stretto, l'ho ammetto. Ho avuto una significativa esperienza, prima diretta e poi come outsourcing per quanto riguarda alcuni progetti per Nintendo GameCube e Wii, oltre che una collaborazione con un publisher europeo per cui ho fatto dei lavori di localizzazione. Faccio presente che ho degli NDA firmati e un patto di riservatezza dura alcuni anni ed ha delle penali. A Tom's ho inviato scansione di alcuni documenti personali dove si evince chiaramente il nome della società ed ho inviato tutto ciò senza che nessuno "mi costringesse". A 36 anni non penso di dover mettere il mio curriculum su un forum, la rubrica si chiama "botta & risposta" proprio perchè vi è un confronto di esperienze, idee e consigli (laddove possibile) esattamente come potrebbe accadere in questo gruppo dove ognuno ha delle esperienze e le condivide. Non mi viene in mente altro da scrivere al momento. Ripeto, mi dispiace per l'episodio sul forum e non è mai stata mia intenzione censurare qualcuno o presentarmi come l'Hideo Kojima italiano, ma avresti potuto contattarmi senza alcun problema se avevi bisogno di chiarire dei dubbi. Io sul forum nemmeno ho fatto in tempo a risponderti che già ti eri fatto bannare.
ReplyDeleteMa vedi, torniamo al punto di partenza. Io ti ho "contattato". Ho chiesto su quali giochi hai lavorato come game designer. E come me lo hanno fatto altre 4 persone almeno (lettori del mio blog) sul forum e in privato. Senza ottenere risposte. E comunque, 300 righe di topic dopo, non ho avuto la risposta. A me dei documenti che hai mandato a Tom's fottesega. A me di RAIJU (a cui auguro tutto il bene del mondo, per intenderci) fottesega. Ho fatto una semplice domanda e NON HO avuto risposta. "Hai avuto una significativa esperienza per Cubo e Wii" non vuol dire una mazza. Hai fatto il game designer su giochi Cubo e Wii? Si/No. Il resto sono info accessorie non richieste, fermo restando che poi c'è da capire come puoi parlare di distribuzione e programmazione, per esempio, in corsi dove la gente si iscrive pagando. A 36 anni se hai in mano la sezione di un forum che leggono 500mila persone NON SOLO sei tenuto a dire chi sei ma dovrebbe proprio essere chiaro e palese per tutti chi sta parlando di cosa e perchè. E la colpa, come ho detto, è stata di Tom's a monte perchè l'iniziativa non è stata impostata come un confronto ma come il posto dove l'esperto risponde a. Che non è proprio uguale. E trovo allucinante il discorso di prima sul rassegnare le dimissioni e quelle robe li: se io Alberto Belli, scrivo per Tom's, e arriva Ciccio Pasticcio a dirmi che sono un pirla senza esperienza faccio una cosa facile facile: prima gli giro questo link http://www.eldastyle.it/p/english.html , poi lo invito a fare le ricerchine del caso, poi gli mangio il cuore e lo faccio mandare a cagare pure da Tom's, alla fine. Di certo non vado a spiegargli cose o ci perdo più del necessario. Tanto più che, per ripetermi ancora, si tratta di una SEMPLICE domanda smarcabile in 15 secondi
ReplyDeleteMetroid Prime.
ReplyDeletehai fatto il design di Metroid Prime per Cubo? Retro Studios? Quindi tipo se apro la scatola che ho in libreria ti trovo come? Lead/Senior/Junior? Qui leggo Lead Designer: Mark Pacini, Senior Designer: Karl Deckard, Mike Wikan, Designer: Jason Behr, Tony Giovannini, Paul Reed, Amanda Rubright. Se parliamo del primo Metroid
ReplyDeleteIo non posso non trovarmi d'accordo con Alberto Belli, e' inutile scrivere papiri assai ampollosi e ridondanti che alla fin fine sono buoni per impressionare chi e' alle primissime armi, senza nulla togliere ad un discorso ben fatto, la risposta deve essere chiara?
ReplyDeleteNel momento in cui mi chiedi una collaborazione COME PUBLISHER (che non si tratta di andarsi a prendere una birra insieme in taverna, e' una cosa seria, almeno per me e il mio staff) io voglio sapere CON CHI mi trovo a che fare.
E "non posso dire dove ho lavorato" o "non posso dire su cosa ho lavorato" (nota, HO LAVORATO) dopo che mi si parla di una esperienza DECENNALE voglio poter vedere DI COSA si parla, "ho fatto cose, ho esperienza in quello" ma io ho fatto fatica a trovare uno straccio di prova (che non ho capito da quando le NDA valgono anche anni dopo il rilascio di un prodotto, e soprattutto, la NDA di solito protegge i contenuti su cui una societa' lavora MENTRE ci lavora, non DOPO, visto che non ha senso, come non ho mai sentito di una NDA che ti costringe a NON rivelare per chi lavori, forse alla CIA o all'FBI... non saprei)
Come non ho capito la questione del Raijiu, perche' nei messaggi dove ti sei proposto come publisher hai detto che hai alle spalle vaste risorse, un grande network e altre cose che io avrei ben sperato di vedere tangibili.. e il Raijiu software (con il suo gamenetwork) al momento e' un poco striminzito.. soprattutto per fare da "publisher"
Si Francesco ma come dicevo, il problema non è oggi o quello che potrà essere domani. Il problema è ieri da quando è iniziata la discussione. Sul domani, chi vuole può andare sulla fiducia. L'esperienza, in quanto tale, esiste o non esiste :)
ReplyDeleteIo parlo dal mio punto di vista, fra un mese sono laureato in Computer Games Production, e SO che non fa di me un designer, anche se il corso dovrebbe insegnarti ad esserlo.
ReplyDeletePRODURRE GIOCHI fa di una persona un designer.
Dal basso della mia poca esperienza (ho cominciato con i vari RPGmaker a 12 anni eh) so per certo che un GAME DESIGNER acquisice abilita' facendo giochi, in pratica, perche' sulla carta si puo' fare il gameplay della madonna, se non si testa nella pratica non si puo' migliorare e non si possono acquisire altre tecniche.
O si puo' scimmiottare un titolo figo, come fanno in molti.
O ci si puo' anche atteggiare.
E ne ho visti tanti, ma tanti di peracottari.
A tal proposito e' solo necessario poter avere prove dell'esperienza di qualcuno nel momento in cui ci si deve associare in maniera
sì essenzialmente è un danno non da poco per chi si affaccia per la prima volta al complesso mondo del game design e spera di poter imparare qualcosa, il rischio come abbiamo visto è che si chiami qualcuno senza le minime referenze (o si accettino per buone informazioni molto vaghe), che sia magari in buona fede per carità, ad insegnare al pubblico della rete (e ringraziamo che ci si sia fermati qui per il momento). Come dice Francesco il game design te lo possono insegnare (sempre se appunto chi insegna sa il fatto suo) ma è la prova su campo e lo scontro col pubblico che ti fanno crescere soprattutto in virtù del fatto che le regole esistono ma che ogni videogioco è un mondo a sè e un bravo game designer deve sapersi confrontare continuamente fra mille scelte e sa che anche una sola di esse può fare la differenza fra un game design al top e un game design flop... è un peccato proprio in virtù del fatto che si penalizza chi vuole realmente imparare, spero che quel che è successo possa solo far sì che in futuro si stia un po' più attenti (e che magari si arrivi a contattare qualche game designer anche estero con esperienza più che provata) e che finalmente si possa diffondere un po' di sano vero game design
ReplyDeleteNel mentre, casualmente, il video dell'intervista sul tubo è stato zappato
ReplyDeleteVa a capire :D
METROID PRIME
ReplyDeleteBUAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHHA
Grazie mille Elda. Certo che sparare un titolo grosso senza prove O_o
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