[XBOX ONE REVIEW] THE WITCHER 3: WILD HUNT



L'idea inizialmente era di avere su EldaStyle, solo recensioni di videogiochi completati al 100% tanto, oh, mica mi corre dietro nessuno. Il punto è che in effetti, dopo 150 ore di gioco, diciamo che tutto quello che c'era da vedere di The Witcher 3, alla fine, l'ho visto. E pensare che per giocare mi son dovuto fare una violenza, all'inizio, visto che il secondo capitolo della saga non mi era affatto piaciuto e il primo, eoni fa, bello ok ma l'entusiasmo alle stelle è un'altra cosa.
Anche questa volta, le prime due ore sono state traumatiche, tanto da farmi abbandonare l'avventura che ho ripreso dopo qualche settimana dall'uscita, imponendomi di andare avanti visto il parere di persone fidate e l'evidente necessità di conoscere un prodotto che volente o nolente, sarà un benchmark per il genere negli anni a venire. Pensavo comunque di esaurire l'esperienza senza troppa convinzione, salvo poi ritrovarmi perso nel mondo più convincente e vivo mai creato probabilmente dall'inizio dei tempi. Questo significa che Wild Hunt dunque è il miglior GdR di sempre, contestualmente? No, questo no. Ma in effetti il risultato di questa gestazione durata anni è sicuramente un capolavoro per tutta una serie di motivi, pur non essendo esente da difetti. E allora cominciamo da quelli. Come dicevo, il primo contatto con la saga dopo anni è stato traumatico: subito una pioggia di dialoghi pieni di riferimenti ai precedenti episodi, scatti a profusione su One, caricamenti ogni 3x2, tante cose da imparare non proprio semplici (questione alchemica, crafting in generale e utilizzo delle pozioni). Vinto lo scetticismo però, si arriva piano piano ad apprezzare ogni piccolo dettaglio dell'incredibile e vastissimo universo creato da CD Projekt con il suo maestoso engine. Delle dimensioni e della durata di The Witcher 3 si è detto tanto e si, probabilmente se fosse stato diviso in un paio di release distinte, saremmo stati a parlare comunque di due immancabili pezzi da collezione. Paradossalmente, forse, c'è anche troppo da fare in giro nonostante la varietà di quest e contratti, costruiti attorno a una trama principale incentrata sulla ricerca della scomparsa Ciri che, come nel miglior Super Mario, non è mai nel castello dove arriva il buon Geralt.



Sempre lui il protagonista ovviamente, diviso tra una caccia al mostro e le sue donne (Yennifer e Triss), più diverse presenze accessorie da portarsi a letto tra una sortita e l'altra (un paio di maghe, la ladra Sacha, prostitute varie e persino un gigolò nel caso). I dialoghi sono tra i migliori mai scritti per un videogioco e a seconda delle scelte, la storia prenderà pieghe differenti accompagnando Geralt nel viaggio tra Bianco Frutteto, Novigrad, il Velen e le Skellige (magnifiche) per impedire la cattura della figliastra da parte della Caccia Selvaggia. Il sistema di combattimento resta una delle feature migliori, con scontri coreografati con dozzine di creature dal design fantastico, da studiare accuratamente per portare a casa la pelle, scegliendo i migliori unguenti e il miglior equipaggiamento di volta in volta. In questo senso il crafting alchemico e la ricerca dei set speciali da Witcher, giocano un ruolo fondamentale nel lungo termine e trovare gli schemi adatti per migliorare pozioni, armi e armature è anche una componente importante che incentiva l'esplorazione della gigantesca mappa con punti di interesse in ogni dove raggiungibili a piedi, a cavallo dell'ottima Rutilia o tramite viaggio rapido, sbloccando gli appositi segnali su strada (anche grazie all'aiuto dei mercanti e delle loro guide in vendita). Musiche e doppiaggio di livello top (sottotitoli in italiano) e in generale ogni cosa al posto giusto al netto dei problemini di cui sopra e di qualche bestemmia in occasione di incastri vari e bug grafici di vario tipo qui e lì, oltre a qualche problemino generato dalla dinamicità dell'environment (potreste trovarvi in un dialogo venendo attraversati da personaggi sulla loro strada nel mentre, per esempio). Mettiamoci pure un bel po' di DLC gratuiti già disponibili con nuovi oggetti e quest e un'ottima conversione One di un titolo che da ancora il meglio su PC e questi 70€ saranno tra i meglio spesi, senza ombra di dubbio. Fosse anche solo per le citazioni da tarantiniane inserite dal team (quella del fabbro Hattori e quella di Mr. Wolf su tutte).

VOTO 9/10

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