ZOMBIE, SERIE TV E QUELLA VOLTA A NEW YORK CON ANDREW LINCOLN



Ieri sera è ricominciato The Walking Dead e come al solito eravamo tutti lì attaccati alla TV. Come al solito, tuttavia, esaurita la curiosità del nuovo inizio, The Walking Dead almeno per me diventa puntualmente una roba che può essere tranquillamente registrata e vista con calma giusto per amore di completezza, relativamente al discorso serie televisive.
Non ho mai letto il fumetto e la cosa in teoria potrebbe essere un vantaggio pensando alle numerose trasposizioni dalla carta al piccolo/grande schermo, che fanno agitare i fanboy di questa o quella saga (Game of Thrones anyone?). Il punto tuttavia sposta l'asticella di poco: The Walking Dead all'ennesima stagione, porta in dote un altalenante livello di qualità tradotto in tante serate soporifere per allungare un brodo che, speriamo, a un certo momento dovrà pur finire. Parlando di zombie a questo punto, ho preferito 10 volte Z-Nation che è impostato in maniera completamente diversa ma quantomeno diverte in ogni puntata in un crescendo di gore e risate molto meglio strutturato. Uno spunto interessante questo, per dire che a breve, con l'aiuto di qualche persone skillata, la sezione del blog dedicata alle serie televisive dovrebbe cominciare a popolarsi di articoli dedicati ad opere nuove e meno nuove (il già citato Z-Nation piuttosto Crysys, Fargo, Texas Rising, Magic City and much more) come da progetto originale. Restando in tema The Walking Dead tuttavia, non posso comunque fare a meno di ricordare la mia esperienza al Comic Con di New York del 2012, dove ho incontrato e intervistato Andrew Lincoln per Wired. Simpatico, nerd, secco allampanato e gran bevitore. Qui il link per chi volesse dare una ravanata all'archivio del magazine.

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