Ora immaginatelo con una testa di cavallo al posto di un volto normale e mescolando il tutto con uno stile vicino a una serie come Bob's Burger, avrete BoJack Horseman, che è poi il nome del protagonista. Un cinico metà uomo metà ronzino Dr.House-like, alle prese con la sua autobiografia nel tentativo di un rilancio negli ambienti che contano e alle prese con una serie di personaggi divertenti come Princess Carolyn, gatta persiana ex fidanzata di Bojack e sua agente, piuttosto che Todd Chavez, coinquilino tossico con buona dimestichezza del giapponese, arrivato a casa Horseman dopo un party e mai più ripartito. Con loro Diane Nguyen, ghost writer di BoJack per la stesura della bio e Mr.Peanutbutter, rivale canino del main character, impegnato in un reality casalingo a lui dedicato. La prima stagione, 12 episodi, è andata via liscia e mi ha strappato più di un sorriso con una bella impennata a livello di qualità e situazioni dopo la prima metà, indispensabile per capire e apprezzare anche tutta una serie di personaggi di contorno che completano il pacchetto (Pinky Penguin su tutti, editore sull'orlo del fallimento nonchè pinguino imperiale in giacca e cravatta). Parliamo di un'esclusiva Netflix creata da Lisa Hanawalt e lanciata negli USA la scorsa estate con buon successo, che ha portato a una seconda stagione uscita da pochissimo dall'altra parte dell'oceano (15 luglio 2015) e già disponibile dal momento del lancio anche qui da noi. Consigliata ai cinici, no ragazzini.
VOTO 7/10
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