Ci sono la destra e la sinistra, il bianco e il nero, il bene e il male, il mare e la montagna. Ci sono FIFA e PES, oggi, quando si parla di calcio su console ma in un tempo in cui i videogiochi erano migliori, erano Kick Off e Sensible Soccer i re del rettangolo verde sul piccolo schermo.
Ho visto amicizie finire davanti a un' Amiga 500 parlando dell'argomento, giuro. Non c'era via di mezzo, si amava l'uno o l'altro e come il fanboysmo insegna anche all'epoca le cose non erano poi tanto diverse. Personalmente posso dire di aver vissuto delle fasi differenti amando entrambi (quasi) in egual misura ma nonostante forse come tempo trascorso si viaggi sulle stesse medie, Kick Off resta quello a cui ho voluto più bene per una serie di motivi. Il primo capitolo della saga è entrato in casa insieme all' Amiga accompagnandomi a lungo tra calci d'angalo e cartellini gailli indimenticabili, in serratissime partite con mio papà, Konix Navigator alla mano. Il joystick a pistola era una figata, l'unico problema era che si spaccava troppo facilmente quando tenevi l'indice in punta. A causa di Kick Off ne ho cambiati una fucilata e lo stesso è stato per Kick Off 2. Poi è arrivato Goal! quando Dino Dini ha lasciato ANCO (che era di fatto il terzo della famiglia) ma quella è un'altra storia. Sensible Soccer era invece il calcio per i fighetti. Di Sensible ricordo il mio odio per la Carriera, perchè quando vendevi un calciatore sbucava fuori il sostituto tarocco e la cosa mi urtava i nervi (Silvano Totti, per dire). Per ovviare a questa sciagura che ammazzava la simulazione, meglio scambiare giocatori dello stesso ruolo perchè chi veniva comprato andava a sostituire quello ceduto e il realismo non veniva intaccato. Due modi di giocare, due giochi con un'anima arcade comune ma molto diversi.E poi diciamocelo, forse in fondo quel che ho amato di più era Player Manager che sposava il gameplay di uno (Kick Off) con la parte manageriale (successivamente) dell'altro (Sensible Soccer). Ho ritrovato un quadernino con dozzine di stagioni segnate, figurine dei calciatori con i nomi segnate e scheda tecnica di ognuno. Una roba da lacrime. Quando tutto era più bello.
Nel 2015 Kick Off e Sensible Soccer tornano sulla bocca di tutti e la sfida tra Dino Dini e John Hare si ripropone in chiave attuale a colpi di annunci e di post sui social, in un campo di battaglia del tutto inedito. Il primo ha annunciato il sequel spirituale del suo capolavoro per PS4 e PSVita (per fortuna) in esclusiva, senza sbilanciarsi troppo. Il secondo ha fatto lo stesso, trasformando il Sensible Soccer che fu nel Sociable Soccer che sarà. E per farlo ha usato Kickstarter. Ora, per quanto possa voler bene a una persona che 20 e passa anni fa mi ha fatto divertire un casino, la campagna sulla piattaforma di crowdfunding più famosa del mondo sfiora il ridicolo. Il primo video del gioco è una merda rara e persino l'effetto nostalgia in questo caso non sembra aver avuto effetto. Solitamente vecchi volti dell'industria che propongono il remake di vengono coperti di gloria e oro ma chiedere 300.000£ per un obrobrio del genere realizzabile con un team in remoto in 6 mesi ad esagerare comprendendo le submission, è un po' approfittarsene (e il web pare averlo compreso, visti i soldi raccolti al momento e un obiettivo realisticamente irraggiungibile a due settimane dalla scadenza).
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