HBO con Game of Thrones ha aperto una via, quella del fantasy per tutti. MTV con The Shannara Chronicles è stata la prima a percorrerla sfruttando una licenza molto diversa da quella di Martin, ma con un mondo di opere amate in ogni latitudine firmate Terry Brooks che possono contare sull'amore di fan che probabilmente, come me, hanno avuto la fortuna di leggere i libri tanti anni fa. Mantenendo un certo tipo di ricordo della saga.
Ed è proprio quel ricordo sommato a un lustro di Game of Thrones su schermo che affossa Shannara in partenza, soprattutto considerando come questa prima decina di episodi si riveli un po' scialba a prescindere. Intendiamoci, per fortuna non parliamo di qualcosa di catastrofico come lasciava intendere il pilota ma se anche il livello medio si è un po' alzato puntata dopo puntata, Shannara resta in primis una serie non particolarmente ispirata e in secondo luogo una serie che paga il confronto con il suo più celebre rivale e con l'idea che gli appassionati avevano del mondo raccontato nelle tante opere di Brooks dal 1977 in avanti. Tralasciando le prime questioni che saltano agli occhi di cui avevo già parlato (gli elfi negri, gli elfi cinesi, tutti teen bellissimi e vestiti H&M) lo shock vero arriva secondo me dal vedere raffigurato (come non ci si aspetta) un environment dipinto a mente davanti alle pagine di carta tanto apprezzate in passato. Leggere di un mondo reale del post apocalisse insomma, è un conto. Vedere le creature tipiche del fantasy muoversi lungo una fermata di metropolitana o all'interno di un college abbandonato da 3000 anni, un altro. Perchè ai personaggi in fondo ti abitui pure: Allanon è un culturista di Centocelle, ok. Will un fotomodello con la faccia da ritardato, ok. Amberle ed Eretria due patate colossali
VOTO 5/10
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