Teoricamente avrei dovuto scrivere due robe proprio sull'ultimo episodio che mi ha visto tirato dentro su Facebook, solo che è capitata questa cosa e penso che sia il sample migliore per spiegare quello che proprio su Facebook andavo illustrando, per chi si domandasse quale sia la differenza tra la teoria e la pratica, tra il mondo delle favolette e il mondo reale. E di come funzionano certe cose in un settore lavorativo uguale a tanti altri settori lavorativi. Allora, la discussione che non starò a citare, verteva sul fatto che esistono gli NDA che sono degli accordi tra due parti che vincolano chi ha firmato a non divulgare informazioni relativamente all'oggetto del contratto (perchè de facto è un contratto). Perfetto. Ci siamo? Io firmo un NDA, tu mi fai vedere una roba (un gioco, dell'hardware, whatever) e io non posso dire una sega finchè non scade il veto posto sulla carta firmata. Se dovesse succedere che io me ne sbatto, tu ti rifai su di me nella maniera più opportuna (legalmente anche, si intende). Ora nei videogiochi la pratica del firmare NDA è ovviamente diffusa, è una regola piuttosto. E gli NDA vengono normalmente rispettati. Anzi, meglio: vengono sempre rispettati e i relativi deal di esclusiva con embargo, pure. Raramente succede che qualcuno se ne fotta, la percentuale è ridicola. Ma ogni tanto succede. Per tanti motivi. Ci si può sbagliare perchè del resto solo chi non fa un cazzo non sbaglia mai. Volutamente, insomma, difficilmente accade. Non accade. Ma se e quando qualcuno va online (perchè ormai parlare di queste questioni sulla carta non ha senso), dove si va a sbattere? Non succede niente, semplicemente. Perchè il concorrente che ha visto violare l'accordo, si incazza giustamente con il publisher o chi per lui. Il publisher o chi per lui, si incazza giustamente con chi ha violato l'accordo e gli chiede di tirare giù tutto. Fine.
Potrebbe succedere molto di peggio ma la verità è che si tratta di realtà che lavorano quotidianamente insieme, che hanno bisogno l'una dell'altra. E quindi si cerca di bilanciare. Cosa fa un buon PR, per esempio? Visto che la colpa è la sua e probabilmente quello che si sono inchiappettati tutti è lui (testate corrette e central vari), cerca di trovare un equilibrio per quel che viene dopo. Le pubbliche relazioni sono sempre una questione di equilibrio. Sempre. Quindi la prossima volta "ricordati del casino che hai fatto con il mio gioco". Che non vuol dire come molti penseranno, una roba tipo Il Padrino ma configura un semplice fottutissimo rapporto tra cristiani che parlano in una situazione di questo tipo, dove uno ha sbagliato e l'altro ci ha rimesso. Ci potrebbero essere denunce, avvocati, richieste di danno. In teoria. La pratica, quella che cerco di raccontare, è che si trova una via per mediare, in un'ottica di convivenza imprescindibile. Ci siamo? Ci siete? Perfetto, again. E questo pare essere un punto che molti proprio non vogliono sentire, come se non fosse mai capitato di fare una stronzata. La verità, di nuovo, è che le stronzate le hanno fatte tutti. Nessuno escluso. Convinti di essere dalla parte del bene, in buona fede, volutamente, per sbaglio. Ma le hanno fatte tutti e non c'è bisogno di starne a parlare. La cosa che è successa adesso però è un filo diversa ma fa sorridere perchè certifica questo gioco di equilibri che è in piedi che tutti negano o fanno finta che non esista quando conviene. Sony annuncerà PlayStation 4 Slim a brevissimo. Qualcuno la console ce l'aveva già in mano ed Eurogamer, che oltre ad essere il portale più grosso d'Europa, uno dei più grossi del mondo, uno dei più fichi da leggere è anche uno dei più seri, fatto da gente in UK con due palle grosse come una casa, è andato a incontrare questa persona filmando e facendo foto del nuovo hardware.
NDA violati? Nessuno. Eurogamer non ha firmato niente. Ha semplicemente tirato fuori un pezzo da una fonte attendibile che ha dimostrato in anterprima l'esistenza di una console non ancora ufficialmente presentata. Si chiama giornalismo, incredibilmente. E incredibilmente, cosa è successo? Che Sony si è incazzata con Eurogamer, si è messa di traverso e ha fatto rimuovere il video. Come è andata? Probabilmente con uno scambio di questo tipo: "se non tirate giù il pezzo, vi dimenticate di vedere giochi Sony per i prossimi 200 anni",. Oltre al fatto che con una nota (quella dell'immagine sopra) Eurogamer ha parlato di legal advice per cui il pezzo è stato modificato. Rischio denuncia per aver fatto il proprio lavoro, in sintesi. Eurogamer ha tirato giù il video quindi. Fine. Eppure, in questo caso, si trattava di giornalismo eh, ripeto. Eppure in questo caso non aveva fatto niente. Eppure in questo caso non si parlava di NDA violati o patti non rispettati. Eppure. La capite adesso la differenza tra la teoria e la pratica o ve la devo rispiegare?
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