Da poco è uscito Rogue One al cinema, lo spin-off che ha fatto rivalutare la saga a tutti quelli che, come me, la saga l'hanno sempre trovata sottovalutata. E ben vengano anche i prequel, quando diventano meglio delle serie originali.
L'intro era d'obbligo perchè in questo caso vale lo stesso ragionamento, su piano appena diverso: Better Call Saul è la storia di Saul Goodman, prima che diventasse Saul Goodman così come lo abbiamo conosciuto in Breaking Bad. E Breaking Bad, pur essendo una gran bella storia, non è stata così epica come pensavo se non forse nell'ultima e conclusiva stagione, che arrivava comunque dopo un lungo viaggio discretamente sotto le aspettative che comunque avevo. Better Call Saul invece, a cui non avrei dato una lira e che ho voluto guardare per completezza sulla scia delle avventure di Walter White, ha sortito l'effetto contrario in termini di presa a bene. La prima season è drammatica, sul serio. Ma non quella drammaticità fake sul filo dell'impossibile che accompagnava Heisenberg e Jessie. Una drammaticità verosimile, raccontata nella quotidianità di James McGill (Bob Odenkirk): una persona triste con una vita triste all'ombra del fratello avvocato, fondatore di uno dei più grandi studi di Albuquerque. Quel
VOTO 8/10
No comments:
Post a Comment
Questo form è per dire la tua. Ricordati di registrarti con il tuo account Twitter/Google con un bel click sul colonnino a destra "Unisciti al sito". Pensa che è gratis e fa pure figo!