XBOX ONE CON XBOX GAME PASS E' LA SCELTA MIGLIORE PER CHI DEVE PRENDERE UNA CONSOLE OGGI

Era un po' che volevo scrivere cose relative al servizio di Microsoft, inaugurato ormai qualche mese fa. Era un po' che riflettevo su una serie di questioni ma non avevo mai trovato il tempo e in realtà avevo anche usato poco questo rivoluzionario abbonamento. Adesso invece, da dire ce ne sono tante.
Quando Microsoft ha annunciato e successivamente lanciato il Netflix dei videogiochi, ero un pelino scettico. Avevo avuto qualche informazione nei mesi precedenti, da sviluppatore, ma ero rimasto un po' tiepidino perchè in realtà non capivo bene come funzionassero determinate dinamiche. Ho sottoscritto Xbox Game Pass dal primo giorno comunque, caricando sulla mia carta 9.99€ che poi, alla fine, sono veramente due spicci. Però sapete cosa? Per il primo trimestre, di base, non ho giocato a niente in catalogo. Poco tempo, come sopra, molto backlog, come ovvio. E tutto il resto. Mettiamoci pure due giochi al mese gratis più quelli che arrivano e il loop diventa infinito. Ok, c'è da dire che sono un caso limite perchè poi il giocatore medio, non ha un prodotto nuovo ogni settimana e quindi questo va tenuto da conto. Dopo l'estate, le fiere e gli sbattimenti, ho iniziato invece a usufruire del servizio e a guardare un po' la questione con distacco. Il Netflix dei videogiochi, dicevo. E Netflix è serie TV e cinema quindi l'utilizzo quotidiano è sicuramente diverso e più intenso. E allora come ho usato Game Pass? Ho recuperato robetta piccola, indie, vecchia. Sui giochi inclusi torniamo dopo ma ecco, per iniziare, mi son sparato cose che avevo perso per strada, provato giochi che non avrei mai comprato o giochi che non avrei avuto modo di reperire e che, de facto, non ho avuto modo di reperire. 9.99€ sono pochi se pensiamo al prezzo di un AAA ma sono il prezzo pieno quando parliamo di cose più piccine che le prendi, le finisci, le tieni lì. In questo modo quindi Giulia s'è finita Limbo, ho finalmente potuto godere di This War of Mine, ho addirittura finito Tower of Doom e il suo seguito, grazie a Chronicles of Mystara. Ho installato e buttato dopo 6 secondi ReCore, odiato Metal Gear Solid V maledicendo Kojima e rischiato di reinstallare State of Decay per l'ennesima volta.

In questi giorni invece ho iniziato la carriera in NBA2K17. C'è il 18 fuori, volevo vedere se poteva interessare, quale opzione migliore dell'installazione del precedente risparmiando, comunque, quasi 30€? Insomma ho iniziato a usarlo con continuità e sempre mantenendo uno sguardo asettico sul tutto, ho pure fatto due conti. Una One usata, alla fine, te la tirano dietro oggi. Una S nuova, senza scomodare la X, che ti da pure il 4K, la trovi nuova a 200€. Ci metti sopra 50€ di Live e 120€ l'anno di pass. A 370€ ha oltre 100 giochi per un anno, una quantità mastodontica di roba che non puoi fisicamente finire neanche per sbaglio, oltre a un poker di titoli gratis al mese con il Gold e tutta l'alta definizione che serve. E il catalogo, oh, comincia a diventare cazzutissimo: ci sono i sopracitati State of Decay e Metal Gear (che comunque...), c'è Gears of War, c'è Dead Island, ci sono gli Halo Wars, c'è Rime, c'è Devil May Cry e tanta roba recente. E manco a farlo di proposito, da Redmond hanno sganciato il megaton delle esclusive giocabili subito per tutti gli abbonati. Parliamo di Sea of Thieves per esempio o di State of Decay 2 o di Crackdown 3. E di tutto quello che verrà. Insomma, budget alla mano con un'analisi realistica del tempo a disposizione, dando per scontato che un hardcore gamer comunque i suoi acquisti li fa lo stesso, con una spesa alla fine contenuta se spalmata nel tempo, c'è da giocare all'infinito. Che poi son pure belle le edizioni remasterizzate di Sony, per carità, ma 30 bombe per giochi di due generazioni fa erano già un po' troppe già prima, con buona pace di Shadow of The Colossus & compagnia. Ora sapendo che esiste tutto questo ben di Dio, onestamente, dal punto di vista commerciale uno si fa delle domande. Fatevele pure voi, specialmente se siete in procinto di comprare una console da mettere vicino a Switch, che resta un discorso a parte nonostante la policy sia simile per molti versi alla sua cuginetta giapponese.