Ci voleva un po' di horror fatto bene, ne sentivo la mancanza. E a portarmelo è stata Amazon che avevo dimenticato di avere in quanto utente Prime che sto cominciando ad utilizzare con gioia. Ma di questo parliamo poi.
The Terror è una serie di quelle che apprezzo in particolar modo, perchè resta sempre su un livello costante di qualità, dal primo all'ultimo episodio. La produzione è targata Ridley Scott e già questo dovrebbe bastare. Mettiamoci pure che il romanzo di Dan Simmons è famoso e apprezzato e che la storia si piazza esattamente in un solco lovecraftiano palese sin dai primi minuti di visione e il quadro è completo. Si parla di un viaggio nei ghiacci e di due equipaggi della Royal Navy, bloccati dall'inverno artico nel 1845 con tutto il loro carico di umanità a bordo. Erebus e Terror i due vascelli al centro della vicenda, partiti alla scoperta di nuove rotte commerciali in un uno dei posti più pericolosi del mondo, puntualmente tramutatosi in uno dei nemici da combattere. Immaginate la bellezza del restare intrappolati per un triennio nel mezzo del gelo, in preda a febbri e deliri, malattie e solitudine. A -50° tra l'altro, quando ancora le canottierine termiche di Decathlon non esistevano. Un bel mappazzione di personaggi ben caratterizzati, capeggiato dal trio di protagonisti: Sir John Franklin (Ciaran Hinds), Sir Francis Crozier (Jared Harris) e Sir James Fitzjames (Tobias Menzies). Con loro tanti interpreti costretti dal clima insostenibile e dalla progressiva decimazione ad abbandonare ogni speranza di tornare a casa. The Terror è lovecraftiano come si diceva, perchè tutto gira intorno alla pazzia e a situazioni vedo non vedo che lasciano addosso l'ansia di una vicenda come quella narrata, dove l'uomo cerca solo di sopravvivere, mangiandosi gli amici se spinto oltre il limite. Che poi in realtà di cose crude da vedere che lasciano poco spazio all'immaginazione ma aiutano semmai ad aumentare il disagio, ce ne sono pure tante a dirla tutta. Ci sono in mezzo creature mostruose e rituali magici, citazioni a non finire da opere quali La Cosa o Alien (che per molti versi è forse la reference principale lato cinema) e molto altro ancora. Il ritmo è mediamente blando ma i picchi di adrenalina sono sapientemente distribuiti e non ci si annoia mai, con un costante senso di brutto in background che significa che il tutto, in fondo, funziona. Dategli un'occhiata ma ricordatevi che di certo non parliamo di una roba che va a 200Km/h, anzi.
VOTO 7/10
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