LA (MIA) LUNGA ESTATE CALDISSIMA
By
Alberto Belli
Alaloth
·
Assassin's Creed: Origin
·
Blog
·
Curve
·
Gamera Interactive
·
GamesCom 2018
·
Graveyard Keeper
·
Netflix
·
Obsidian
·
Quantum Break
·
Ruiner
·
Stuck in a Pig
·
Sviluppo
·
Titanfall 2
·
Xbox Game Pass
·
Xbox One
Ti giri un attimo ed eccoci qui, passa un pacco di tempo e l'ultimo aggiornamento diventa vetusto. Lo so, avevo promesso continuità ma 'sti giochi maledetti non si fanno da soli. E l'estate succedono sempre un sacco di cose, you know.
Ci eravamo lasciati con l'E3 ma pure quel che è successo dopo non è niente male. In realtà conto di rimettermi in riga perchè ho visto un sacco di cose, giocato un sacco di cose, fatte un sacco di cose. Vado in ordine, rigorosamente sparso: sto guardando Shameless che è probabilmente la serie perfetta perchè dopo 8 stagioni, non c'è una puntata fatta male un po' come era successo, precedentemente, solo con Boris. Ho visto un pacco di film e un pacco di serie che poi vi dico. Vi anticipo che I Corvi Neri, per esempio, è da guardare. Serie araba, per cui tanti attori hanno ricevuto minacce di morte assortite. Il motivo? Parla dell'Isis, ritratto nel modo in cui la gente che con l'Isis ci vive a contatto, vede l'organizzazione. Niente a che vedere con le puttanate occidentali ed utile per capire pure, a prescindere, come funziona da quelle parti lì. Ho giocato pure un casino, perchè ormai il Game Pass è la corsia preferenziale per il backlog che già prima era un dramma. Ruiner capolavoro, Dandara anche no, Assassin's Creed Origins 90 ore e quasi completato al 100%, DLC inclusi. L'altra bomba, presa a 6€, stata Titanfall 2, un capolavoro che la metà basta che sto giocando, rullo di tamburi, anche online dopo aver finito la campagna. Un FPS online. Io. Nel 2018. Se me lo avessero detto. Quantum Break invece, la tristezza infinita. L'ennesimo gioco che prova a fare altro, fallendo lato gameplay e diventando una palla a tutti gli effetti. E poi Graveyard Keeper, altre 50 ore di Original Sin che non finisce mai e un ritorno su Dragon Age: Inquisition, grazie a uno scontone, che mi ha fatto prendere versione digitale e DLC a prezzo infimo. Ma si trattava in realtà di guardare cose per lavoro, per Alaloth, che abbiamo finalmente messo in mano alla stampa di mezzo mondo, con dei feed assolutamente eccezionali. E per molti versi spaventosi.
L'ultimo post del blog risaliva all'E3, adesso c'è il TGS, la GamesCom è andata. Ed è stata l'ennesima presenza in una fiera intensa, dove Gamera aveva il suo stand per il secondo anno consecutivo (avevamo saltato il 2016 avendo di base appena messo in piedi tutto). Come dicevo, è stata la fiera di Alaloth ma anche di Midnight Caravan e di Stuck in a Pig, il nostro nuovo gioco fatto insieme a Francesco Liotta (quello di The Wardrobe) che è stato tra i primi a rispondere a una call rivolta a indie vari, impostata per mettere insieme delle coproduzioni interessanti per i prossimi anni. L'embargo su Alaloth è scaduto il 12 settembre scorso e il coverage è in progress. Per la prima volta, credo, uno studio italiano finisce su Game Informer così come per la prima volta, lo scorso anno, IGN aveva dato spazio su tutto il network all'annuncio, in esclusiva. Robe epiche come epici sono stati i feed, dicevo, che andranno avanti per tutto il mese. Seguiranno poi altre sorprese perchè siamo veramente in un momento cruciale, tra release e situazioni corporate che speriamo si sistemino come devono. Nel mentre, ormai ci ridiamo su, siamo perseguitati da squilibrati vari a più livelli: c'è quello che non sa leggere manco un bilancio e decide di farsi gli affari tuoi, c'è quello che ti fotte i soldi e va in giro a dire che non lo paghi. Robe per cui, a tempo debito, si riderà fortissimo. Per fortuna per ogni disadattato c'è tanta gente che ci sta dietro, ci incoraggia, riconosce il nostro lavoro. Ovviamente il 95% delle volte all'estero, perchè in Italia sempre peggio. Nel mentre, siamo pure usciti da AESVI per stare tranquilli (non mi ricordo se lo avevo detto), a seguito del tragicomico Drago D'Oro e di una serie di altre situazioni che non ci piacevano, non ci piacciono e non ci piaceranno mai. Considerando la situazione attuale nostrana.
Per non farci mancare niente, per chiudere, abbiamo messo in piedi delle cose tutte nuove, con vecchi e nuovi partner: Gamera Gameslab per iniziare, che lancerà a breve il primo corso di Game Production in Italia, destinato, per l'appunto, alla figura del Producer. Il naturale proseguimento di attività locali varie che svolgiamo già da qualche tempo e la conseguenza di incontri nefasti con caciottari vari che ci hanno fatto venire la voglia di andare da soli, piuttosto che perdere tempo e denaro ed essere pure fregati male. In ogni caso per i corsi, tanto per cambiare, abbiamo fatto qualcosina di veramente unico con la prima partnership del genere, nel mondo, per uno studio come Obsidian. Ma anche per Curve Digital del mio amico Simon e qualche altra azienda non male, tipo Bandai Namco piuttosto che i nostri amici di Soedesco (che quando ci sono andato io sembravo scemo e adesso, in Italia, tutti a bussare per chiedere soldi. Teneri). Last but not least: l'evento. A gennaio faremo la Global Game Jam che i caciottari di cui sopra ci hanno in qualche modo rovinato. E sarà solo l'inizio. Comunque, insomma, sono tornato. E nel 2019 festeggio la maggiore età in questo settore. Pare ieri.
No comments:
Post a Comment
Questo form è per dire la tua. Ricordati di registrarti con il tuo account Twitter/Google con un bel click sul colonnino a destra "Unisciti al sito". Pensa che è gratis e fa pure figo!